Tra i buoni propositi per l’anno nuovo, ci piacerebbe riuscire ad organizzare dei laboratori di cucina multietnica coinvolgendo bambini (e relative mamme e papà) con doppia nazionalità o stranieri residenti in Italia. Non sarebbero loro ad affiancare noi ma viceversa.

Siamo, infatti, fermamente convinte che l’integrazione passi anche attraverso la condivisione delle proprie abitudini e tradizioni, anche alimentari.

A noi l’idea è venuta semplicemente…guardandoci intorno. Ai nostri laboratori ci è capitato spesso di avere bimbi che frequentano la scuola francese (ma non sanno cos’è una omelette o un soufflé), bimbi che frequentano scuole bilingue (ma al massimo sanno che “breakfast” è la colazione e che spesso Oltreoceano è salata) o bimbi con uno dei due genitori stranieri. C’è Zara con la mamma spagnola, Angelica con la mamma greca o Maie con la mamma messicana. E molti sono i bimbi figli di migranti che siedono il banco accanto a quello dei nostri figli a scuola.

Per questo oggi facciamo una piccola digressione dal Natale (nei prossimi giorni vi “sommergeremo” di ricette, idee regalo e molto altro) per rendere omaggio al Giorno del Ringraziamento, il Thanksgiving Day che in America si festeggia ogni quarto giovedì di novembre e quest’anno cade oggi.

La festa ricorda l’arrivo in America, nel XVII secolo, dei Padri Pellegrini, che dopo un lungo inverno di sofferenze riuscirono a sopravvivere imparando a coltivare e allevare le specie locali con l’aiuto di chi in quelle terre era nato.

E’ anche per questo che il cibo ancora oggi ha un ruolo centrale durante il Giorno del Ringraziamento: in fondo si celebra la capacità umana di sapersi procurare da mangiare.

Ma se:

  1. preparare il tacchino ripieno non è proprio “agevole”,
  2. se i mirtilli per la famosa salsa non sono di facile reperibilità,
  3. se il purè di patate vi sembra troppo scontato
  4. e il pane di mais di lunga preparazione (quelle che vi abbiamo citato sono le portate principali del Thanksgiving),

Quella che fa per voi è la famosa “pumpkin pie” cioè la crostata di zucca.

La preparazione è semplicissima per cui potrete coinvolgere i vostri figli e passare con loro uno splendido pomeriggio raccontando loro magari anche la storia avventurosa dei Padri Pellegrini. C’è un lungo viaggio in mare, tempeste, il popolo degli Indiani ad accoglierli: quasi una favola.

 La torta (o crostata) di zucca, poi, è anche un modo per far capire ai nostri bimbi in quante maniere insolite può essere declinata una verdura.

In rete troverete moltissime ricette per cui noi vi limitiamo a suggerirvi qualche link:

– direttamente dagli State’s con una base di pasta brisee potete leggere sull’argomento Joy of Baking.com

– versione italianizzata con pasta frolla nella sezione cucina di TuttoAmerica.it

Attenzione: nelle ricette americane l’unità di misura – come in questo caso – è “cup” cioè tazza.

Qui trovate – grazie a Cuochina sopraffina – le conversioni in grammi

Fateci sapere se è piaciuta.